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Energie alternative ai Caraibi

Quale posto meglio dei Caraibi per sfruttare le principali fonti di energia alternative ai combustibili fossili?
C’è il Sole che spende tutto l’anno, ci sono i venti a volte anche troppo forti, ci sono le aree vulcaniche dove è possibile utilizzare l’energia geotermica. Cosa volere di più? Ed infatti molto sono le iniziative in corso. Facciamo alcuni esempi.

Pale Eoliche energia rinnovabile
Foto di Markus Distelrath da Pixabay

Partiamo da una piccolissima isola, sconosciuta ai più: Saba
L’isola di appena 13km2 e con meno di 2000 abitanti apparteneva da un punto di vista amministrativo, insieme ad altre 6 isole, alle Antille Olandesi. Dal 2010 ognuna delle 6 isole è diventata una municipalità speciale dei Paesi Bassi. Recentemente è stato approvato un finanziamento di 4,1 milioni di euro da parte dell’Unione Europea per incrementare la produzione di energia sostenibile. Attualmente a Saba ci sono 2 parchi solari ma ne è già previsto un altro più grande ed anche l’installazione di pale eoliche.

Rimaniamo nelle piccole isole ed andiamo a Dominica. Qui il governo ha annunciato la costruzione di una prima centrale geotermica. Il ministro dell’energia afferma che l’isola ha un potenziale geotermico di circa 300MW e che a regime, insieme alle centrali idroelettriche, l’isola potrebbe essere autosufficiente per l’energia. Le centrali geotermiche sfruttano il calore degli strati di terreno in profondità per produrre energia elettrica. Naturalmente bisogna trovare luoghi adatti per queste centrali, luoghi che sono sempre collegati al vulcanesimo, attuale o passato, dell’area. In Italia siamo leader in Europa per l’energia geotermica con i campi di Lardarello – Monte Amiata. La produzione di energia geotermica, comunque, non è tra le più semplici da realizzare e si prevede che nel 2050 coprirà solo l’1% del fabbisogno mondiale.

Secondo il Ministero dell’Energia della Repubblica Dominicana nel 2025 il 25% di produzione di energia elettrica sarà da fonti rinnovabili e che questa percentuale salirà al 30% nel 2030. Sono già 15 i progetti in corso, 12 dei quali già in sviluppo che permetteranno alla fine di questo anno una produzione di 600 MW di energia pulita.

In Martinica invece per difficoltà tecniche non è andata avanti la costruzione di una stazione pilota da 16MW che avrebbe utilizzato la differenza di temperatura tra le acque calde del mare superficiale e quelle fredde prelevate a 1000 m di profondità per la produzione di energia elettrica.

Esiste una pubblicazione del 2020 nel quale sono stati analizzati i dati di vari paesi caraibici arrivando alla conclusione che con investimenti di 11 milioni di dollari in venti anni si potrebbero avere benefici netti per 16 milioni di dollari e risparmiare 54 milioni di tonnellate di CO2 e nei casi dove sia disponibile anche energia geotermica ed idroelettrica si potrebbe arrivare, in maniera economicamente fattibile, anche al 100% di energia rinnovabile.

Dovremmo anche noi tutti spingere sempre di più verso la rivoluzione delle rinnovabili prima che sia troppo tardi per recuperare i danni fatti all’ambiente che ci circonda.

Il 16 febbraio è la Giornata Nazionale del Risparmio Energetico e degli Stili di Vita Sostenibili. . Nata da una idea di una trasmissione di RaiRadio2, Caterpillar, dopo 19 anni è diventata una celebrazione ufficiale, riconosciuta da una legge dello Stato. Come tutti gli anni, ci saranno manifestazioni ed attività in tutto il paese. Chi vuole partecipare troverà maggiori informazioni su M’illumino di meno.

Ultimo aggiornamento: 14 Febbraio 2023 by

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Author: Redazione