Le imbarcazioni in legno esercitano un fascino particolare. Purtroppo, la loro manutenzione risulta essere estremamente impegnativa e onerosa. Per tale ragione, la maggioranza dei diportisti preferisce optare per materiali diversi, con la vetroresina che rappresenta la scelta predominante. Tuttavia, la vetroresina presenta notevoli problematiche riguardo allo smaltimento, soprattutto in assenza di iniziative adeguate come avviene nel nostro Paese.
Potremmo trarre ispirazione dai nostri vicini francesi, i quali consentono lo smaltimento delle vecchie imbarcazioni quasi a costo zero, o dai nostri amici croati che incoraggiano e promuovono la costruzione e la manutenzione delle barche in legno. Un esempio tangibile è rappresentato dall’Autorità Portuale della Contea di Crikvenica che da nove anni consecutivi organizza un concorso finalizzato alla selezione della barca in legno più bella, al fine di preservare il settore delle costruzioni in legno che costituisce parte integrante delle tradizioni di Crikvenica e della Croazia.
Da tempo ormai, il costo dell’ormeggio per le imbarcazioni in legno è stato dimezzato e il vincitore del concorso gode del privilegio dell’ormeggio gratuito. La competizione prevede una giuria composta da tre esperti i quali valutano non solo l’estetica ma anche le condizioni generali, la manutenzione e gli accessori.
Quest’anno, il prestigioso riconoscimento per l’imbarcazione in legno più bella è stato conferito alla barca a vela tipo cutter, di 8 metri in lunghezza e 2,40 metri in larghezza, di proprietà del cittadino di Crikvenica, Marino Ferenčić. Questa imbarcazione porta il nome della nonna del suo proprietario: Eufemia.
Il signor Ferenčić possiede da quasi cinquant’anni questa imbarcazione, costruita con rovere per la struttura, abete rosso per lo scafo e mogano per la cabina, e sotto la sua guida esperta, ha ottenuto numerosi successi significativi nelle regate.
Se in tutti i porti fosse riservata una simile attenzione alle imbarcazioni in legno, si potrebbe avere un nuovo slancio nella creazione di nuovi scafi o nel restauro di vecchie barche, apportando così un contributo, anche se modesto, sia all’economia locale che all’ambiente circostante.
Ultimo aggiornamento: 9 Luglio 2024 by Redazione