Negli anni ’80, quando la Croazia faceva ancora parte della Jugoslavia e utilizzava il Dinaro come moneta, per i turisti c’erano banconote simili a quelle del Monopoli e i costi erano notevolmente inferiori rispetto all’Italia.
Negli anni ’90, la Croazia ha visto importanti cambiamenti diventando una grande attrattiva turistica. Si pagava in Kuna o Lire, ma è sempre stata una meta conveniente per le vacanze.
Negli anni 2000, con l’ingresso nella Comunità Europea, la Croazia ha visto notevoli miglioramenti: infrastrutture stradali potenziate, restauro delle case e sviluppo di grandi centri commerciali. Nonostante un aumento dei prezzi, rimaneva più conveniente rispetto alla Sicilia o alla Sardegna.
Nel 2023, con l’ingresso nello Spazio Schengen e l’adozione dell’Euro, si facilita l’arrivo dei visitatori senza spese di cambio valuta. Tuttavia, i prezzi subiscono un significativo incremento. Ma vale ancora la pena visitarla?
Nel 2024, quale sarà il futuro del turismo croato?
Analizzando il passato, emerge che la Croazia ha sempre cercato di attrarre un turismo di massa offrendo servizi limitati a prezzi convenienti.
Grazie alla sua costa incantevole e alle numerose isole, è riuscita ad accogliere molti turisti senza stressare troppo il territorio. Il mare è stato da sempre una grande attrazione turistica e i croati hanno puntato su aspetti trascurati altrove come il naturismo e la nautica. Sono sorti numerosi campeggi naturisti chiamati FKK in tedesco e numerosi porticcioli.
Le strutture e i servizi erano basilari ma dal 2003 quando è stata richiesta l’adesione all’UE, e sopratutto dal 2013 ,con l’entrata nell’Unione Europea, anche grazie ai fondi comunitari la situazione è rapidamente migliorata.
Negli ultimi due anni, si è verificato un significativo cambiamento nello stile del turismo croato. Ora si parla principalmente di alloggi di alto livello o di lusso, dotati di servizi adeguati e con prezzi in costante aumento. Sembra che la Croazia stia puntando a ridurre il turismo di massa, privilegiando invece un turismo di fascia medio-alta che consenta un notevole ingresso di valuta ma con minor affollamento.
Dopo la pandemia da Covid-19, la Croazia ha registrato numeri record di visitatori, quasi 21 milioni nel 2023, forse rendendosi conto dei limiti fisici del territorio.
Il Ministro del Turismo, Tonči Glavina, ha recentemente affermato: “Su molti mercati, negli anni precedenti, la Croazia era percepita come una destinazione accettabile per il turismo di massa. Non siamo più una destinazione di turismo di massa, non lo siamo mai stati e non vogliamo esserlo. Vogliamo essere molto competitivi”.
Anche il noto ristoratore fiumano e presidente dell’Associazione dei ristoratori del Quarnero e dell’Istria, Vedran Jakominić, ha evidenziato la necessità di una strategia turistica: “Il problema è che abbiamo puntato tutto sulla stagione turistica estiva, ma non abbiamo la capacità per sostenerla. Abbiamo bisogno di prezzi più alti e meno turisti. Questi sono luoghi premium, dove la domanda determina il prezzo. Non potete mettere il prezzo di 6 euro per un caffè in un rione di Zagabria perché lì nessuno ve lo pagherebbe, ma ad Abbazia sì” mentre l’economista Damir Novotny spiega le alte tariffe con il contesto economico e la logica di mercato rilevando che comunque “Il mercato in Croazia è multilivello e le differenze di prezzo sono notevoli da una zona all’altra. Sulla costa adriatica tutto dipende dal tipo di offerta e dal tipo di turista … Sull’isola di Lesina (Hvar) arrivano turisti di élite e per loro nessun prezzo del servizio ristorativo è troppo alto”, per concludere Novotny rileva che:”Molti hanno ancora il riflesso del sistema socialista, pensando che lo Stato dovrebbe definire i prezzi per renderli uguali ovunque”.
Per i prossimi anni ci si dovrà aspettare una divisione in due volti della Croazia: uno per il turismo d’élite e uno per quello di medio-basso livello. Intanto gli Italiani continuano a visitare la Croazia ma probabilmente per periodi più brevi; infatti, l’anno scorso sono stati quasi 1 milione gli arrivi ma poco più di 4 milioni le pernottamenti.
Ultimo aggiornamento: 15 Luglio 2024 by Redazione