La malaria è una delle più diffuse malattie del mondo che provoca ogni anno migliaia di morti specialmente tra i bambini. La malattia è causata da un parassita, il Plasmodium falciparum e da alcuni sui simili, che attraverso le punture delle zanzare vengono trasmessi all’uomo. Una volta nel corpo umano il parassita si concentra nel fegato per poi passare ad infettare i globuli rossi, provocando febbre , malesseri generali, anemia e nei casi più gravi si arriva alla morte.

Ogni anno sono circa 240 milioni i malati di malaria che per il 95% dei casi sono abitanti dell’Africa sub Sahariana. I restanti casi si dividono, principalmente, tra l’estremo oriente ed il sud America. I morti sono oltre 600.000, l’80 % dei quali sono bambini di età inferiore ai 5 anni.
A causa della complessità dell’azione del parassita gli scienziati hanno avuto grosse difficoltà per studiare e preparare un vaccino ma, negli ultimi anni, ne sono stati proposti due il primo chiamato Mosquirix RTS.S sviluppato dalla GKS ed il secondo preparato dall’Università di Oxford chiamato R21/Matrix-M e prodotto dal Serum Institute of India.
Il Mosquirix è stato utilizzato principalmente in Camerun, Ghana, Kenya e Malawi anche se la mancanza di fondi e di potenziale commerciale ha rallentato un po’ la produzione. I risultati della ricerca sembrano affermare che l’efficacia è attorno al 40% e che diminuisce in modo significativo col passare del tempo. In ogni caso la mortalità infantile nei paesi coinvolti è diminuita del 10% quindi un certo risultato si è avuto.
L’utilizzo del vaccino di Oxford invece è alla sue prime fasi. La prima nota positiva e che la collaborazione con la farmaceutica indiana farà calare il costo a circa 4$ a dose. Anche l’efficacia e la durata nel tempo sembra essere più alta raggiungendo il 70%-80%.
Certo l’obiettivo di ridurre i casi di malaria del 90% entro il 2030 non è certo facile, soprattutto perché bisogna operare in aree povere dove le strutture sanitarie non riescono a coprire la popolazione in modo omogeneo e dove i costi dei vaccini, seppur molto ridotti, sono ancora molto alti in relazione alle quantità di dosi necessarie.
Speriamo che i paesi ricchi, sempre pronti a spendere miliardi in armamenti, possano dedicare una piccola parte delle risorse per aiutare i paesi in difficoltà a sconfiggere la malaria.
Ultimo aggiornamento: 21 Luglio 2024 by Redazione