Le autorità della Arabia Saudita hanno annunciato la nascita di una nuova compagnia aerea nazionale che si chiamerà Riyadh Air e avrà sede nella capitale. Secondo i piani, entro il 2030 Riyadh avrà un nuovo mega aeroporto che la nuova compagnia collegherà con oltre 100 destinazioni in tutto il mondo. La compagnia, finanziata da un Fondo Pubblico d’Investimento , viene creata con l’obiettivo di espandere il turismo verso l’Arabia Saudita offrendo ai viaggiatori una opportunità comoda e piacevole per visitare le attrazioni culturali e naturali che il paese offre. Naturalmente viene anche considerato l’impatto che l’operazione avrà sull’economia che viene stimato con un aumento di 20 miliardi di dollari del PIL e l’assunzione, tra lavoratori diretti ed indiretti di almeno 20.000 persone.
Tutto molto bello, però ad oggi l’unica cosa certa sembra essere in nome della nuova compagnia. Non sono stati dati dettagli su quando inizieranno le operazioni di volo, su quali sono gli aeromobili verranno utilizzati e se sono stati già ordinati alle case costruttrici, non si sa su quali rotte saranno impiegati.
E, soprattutto, non si sa che fine farà SAUDIA. Infatti l’Arabia Saudita ha già una compagnia di bandiera, la SAUDIA appunto.
Saudia dispone di una flotta di circa 150 aerei, relativamente nuovi (più della metà ha meno di 10 anni) compresi 7 aerei cargo è ha ordini in corso per altri 67 aeromobili. Si tratta in maggioranza di Airbus A330-300 e Boeing 777-300R che insieme rappresentano circa il 50% della flotta. Le destinazioni collegate sono oltre 100 in tutto il mondo.
Come potete intuire la nuova Riyadh Air sembra un clone della SAUDIA.
Certo creare due compagnie praticamente identiche che alla fine, per forza di cose, finiranno per farsi concorrenza non sembra una idea geniale.
Probabilmente ci potrebbe essere una sottile opera di maquillage per trasformare SAUDIA in Riyadh Air senza proclamarlo ufficialmente.
Quale è il problema? SAUDIA è nota per operare seguendo, con molto impegno, le regole religiose del Paese. Prima del decollo viene detta una breve preghiera, su alcuni aerei c’è anche proprio lo spazio per le preghiere, non vengono distribuiti cibi con carne di maiale o bevande alcoliche (ed è anche severamente proibito portarle con se) non sono ammessi abbigliamenti che possano sembrare offensivi ai passeggeri ( quindi meglio evitare minigonne, scollature, pantaloncini o pantaloni attillati). La compagnia poi non è famosa per la sua puntualità e molti passeggeri si lamentano di attese per cambi in coincidenza che si prolungano per ore senza grande assistenza.
Ora se l’Arabia Saudita vuole far nascere una grande compagnia al pari di Emirates o di Ethiad, è proprio da Ethiad viene Tony Douglas l’amministratore delegato di Riyadh Air, dovrà allentare le restrizioni verso l’alcol, l’abbigliamento e il comportamento. Ciò non vuol dire rinunciare alle proprie idee o convinzioni religiose ma solo rendersi conto che il mondo non è tutto uguale e che se si vuole vivere nella comunità di una Terra sempre più piccola dove i contatti tra mondi diversi sono sempre più frequenti ci vuole la tolleranza e la capacità di trovare un compromesso.
Ultimo aggiornamento: 12 Marzo 2023 by