La Spagna è uno dei paesi più visitati dai turisti italiani. Se avete programmato le vostre prossime vacanze nella Andalusia vi consigliamo vivamente di aggiungere un giorno per visitare Gibilterra.
Gibilterra, un territorio britannico d’oltremare, è racchiusa in una penisola di meno di 7 km2, situata nel punto più meridionale della penisola iberica, che si protende verso l’Africa. La sua posizione geografica a guardia delle “colonne d’Ercole“, e quindi dell’entrata nel Mediterraneo la conduce a una lunga e affascinate storia con numerosi protagonisti dai Romani, agli Arabi, agli Spagnoli e infine, all’inizio del 1700, agli Inglesi.
Le attrazioni storiche ma anche quelle naturalistiche da non perdere sono molte, alcune delle quali Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, ma non è possibile non iniziare la visita con la Rocca di Gibilterra, il costone calcareo altro poco più di 400 metri che si erge sul mare e che per molti è proprio il simbolo di Gibilterra. In cima alla Rocca ci si può arrivare a piedi, seguendo uno dei numerosi sentieri ma anche, più comodamente, con una rapida funivia. Dalla cima il panorama è impressionante e nelle giornate limpide comprende anche le coste del Marocco. Dopo aver ammirato il paesaggio e le numerose navi di passaggio o ancorate in rada si può continuare passeggiando lungo i sentieri della Upper Rock Reserve per ammirare la natura rigogliosa e fare un incontro unico: le Bertucce. Gibilterra è infatti l’unica località europea a ospitare una popolazione di scimmie selvatiche. Non si sa da chi furono introdotte, forse dai Romani o dagli Arabi ma la presenza delle Bertucce di Gibilterra (Macaca sylvanus) è accertata almeno dall’inizio del 1600. Attualmente la popolazione si compone di circa 230 animali accuditi e controllati dalla Gibraltar Ornithological and Natural History Society. Attenzione è assolutamente vietato dare da mangiare alle bertucce, pena una salata multa ma bisogna anche fare attenzione perché le scimmie si avvicinano senza timore ai visitatori e, spesso, “rubano” oggetti e cibo dalle loro borse. Continuando lungo i sentieri troveremo lunghi tunnel scavati nella roccia durante le guerre per la difesa della Città e anche postazioni di artiglieria risalenti a vari periodi: dal grande assedio del 1732 alla seconda guerra mondiale. Ci sono poi numerose caverne delle quali la più suggestiva è la St. Michael’s Cave che contiene all’interno un lago. I più avventurosi, che non soffrono di vertigini, possono attraversare il Windsor Suspension Bridge, un ponte sospeso di circa 70m, che oscilla al passaggio dei visitatori, costruito sopra una profonda gola. Per finire un’ultima occhiata al The Moorish Castle una specie di torre, utilizzata come carcere fino a non molti anni fa, che mostra ben evidenti le tracce delle numerose battaglie a cui ha assistito.
La visita della Rocca prenderà molto tempo ma il resto della giornata si può passare nella città che ha un aria abbastanza British con tanto di cabine telefoniche rosse. Ci sono aree per lo shopping, musei, chiese e giardini che vale la pena visitare come: la Cattedrale della Santissima Trinità, il principale edificio di culto di Gibilterra con una architettura di tipo moresco; il Trafalgar Cemetery che commemora la famosa battaglia di Capo Trafalgar nel 1805. Due delle vittime della battaglia sono sepolte nel cimitero, e ogni anno qui si svolge una cerimonia per commemorare la vittoria dell’Ammiraglio Nelson; gli Alameda Gardens con numerosissime specie di piante e alberi provenienti da tutto il mondo, si dice che alcuni alberi abbiano più di 200 anni inoltre, visto che non vengono usati ne erbicidi ne pesticidi, nei giardini si ritrova anche una numerosa presenza di fauna selvatica in particolare di uccelli e piccoli rettili.
Ultimo aggiornamento: 14 Luglio 2023 by