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Terremoto: istruzioni per l’uso: cosa fare durante e dopo.

Nella prima parte di questo articolo abbiamo parlato della prevenzione come metodo per azzerare o limitare al massimo i danni da terremoto.

terremoto cosa fare durante e dopo
Foto di Angelo Giordano da Pixabay

Improvvisamente si sentono i bicchieri tintinnare nella credenza, il lampadario che oscilla le serrande che sbattono, i libri che cadono, la sedia che scivola via. Ci siamo c’è il terremoto!

Per prima cosa allontanatevi da mobili o librerie che potrebbero cadere, da finestre o vetrine i cui vetri potrebbero trasformarsi in tante punte acuminate, quindi mettetevi con ginocchia e mani a terra per evitare che le oscillazioni vi facciano cadere e rifugiatevi sotto un robusto tavolo o sotto una trave o accanto un muro portante. Cercate di spostarvi il meno possibile e rimanete al riparo fino alla fine delle scosse.

Ripararsi sotto il telaio di una porta ha senso solo se la porta è stata ricavata su un muro portante (si riconosce, di solito, dallo spessore) negli altri casi, la maggioranza, è completamente inutile.

Se la scossa vi ha sorpreso in cucina cercate di chiudere i rubinetti del gas e dell’acqua mentre se vi trovavate a letto cercate di coprire testa e corpo con i cuscini, scendendo dal letto solo a scosse terminate indossando sempre le scarpe perchè il pavimento sarà ricoperto di detriti e vetri taglienti.

Durante tutta la scossa rimanete nel posto dove vi siete rifugiati e non cercate di uscire dall’abitazione. Le pareti esterne, i cornicioni, antenne, finestre e altri dettagli architettonici crollano facilmente e provocano una gran massa di detriti che vi potrebbero colpire. Non usate mai gli ascensori, i cavi potrebbero essere danneggiati oppure la mancanza di energia elettrica potrebbe bloccarvi all’interno.

Se siete in un locale affollato, non cercate di arrivare all’uscita, cercheranno di farlo la gran parte delle persone bloccandola completamente, ma aspettate in un riparo la fine delle scosse.

Se riuscite a tenere con voi un bottiglietta d’acqua e una torcia sarebbe molto utile nel caso rimarreste bloccati. Se il crollo vi ha intrappolati dovete cercare di mantenere la calma e le forze. Battere sulle parti in cemento o ancora meglio metalliche della struttura aumenta la possibilità di essere individuati e salvati. Ricordate che ci sono state persone che hanno resistito una settimana e anche più sotto le macerie.

Se siete all’aperto non cercate di rifugiarvi in un locale chiuso, il pericolo aumenterebbe, invece allontanatevi da edifici, pali ,alberi, cartelloni pubblicitari e quando siete in una zona libera sedetevi a terra per evitare di cadere con le ulteriori scosse.

Se siete in auto fermatevi in un luogo aperto lontano da pali alberi o altro, frenate l’auto ed attendete all’interno. Anche se l’auto, grazie alle sospensioni, oscillerà molto, solitamente è un posto sicuro. Attraverso l’autoradio, poi, potrete capire l’entità del disastro e decidere quando e se riprendere il cammino.

Camminando sia a piedi che in auto fate attenzione specialmente alle linee elettriche cadute che potrebbero essere ancora sotto tensione.

Se vi trovate nei pressi della riva del mare e la scossa è stata molto forte oppure vedete il mare retrocedere come in una veloce bassa marea, probabilmente arriverà uno tsunami quindi allontanatevi subito, alla maggiore velocità possibile, cercando di raggiungere un’altura situata ad almeno 10 / 20 metri sopra livello del mare.

Terminate le prime scosse di solito passa un po’ di tempo prima di quelle di assestamento, approfittate di questa calma apparente per uscire dall’edificio e per andare in un posto aperto sicuro.

Una volta usciti non rientrate negli edifici lesionati prima di una verifica tecnica della loro stabilità

Uscendo indossate sempre le scarpe e, se possibile, prendete con voi una coperta o un cappotto potreste dover passare la notte all’aperto aspettando i soccorsi. Gli smartphone potrebbero non funzionare se il terremoto ha causato danni ai loro ripetitori, una vecchia radiolina a pile potrebbe essere utile per avere notizie.

Chi paga i danni? La distruzione della casa con tutto il suo contenuto, oltre al danno affettivo causato dalla perdita di tutti i proprii ricordi, è anche un vero e proprio salasso da un punto di vista economico. Lo Stato, di solito, interviene per le urgenze ma non sempre in modo efficiente e quasi sempre con tempi lunghissimi. L’alternativa è una assicurazione terremoto che ci consente di avere un sostegno economico quasi immediato. Il costo dell’assicurazione naturalmente dipende da vari fattori tra cui il tipo, età e dimensioni della casa insieme al rischio sismico della località, sono i principali. In linea di massima in una zona ad alto rischio per un appartamento di 100 m2 il costo si aggira sui 400 €/anno.

Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio 2023 by Redazione

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Author: Redazione