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Alla scoperta dell’isola di Montecristo

Il baule era diviso in tre parti: nella prima brillavano fulgidi scudi d’oro, dai gialli riflessi; nella seconda verghe d’oro non brunite ma disposte in buon ordine; nella terza, piena a metà, Edmond rimosse ed alzò a manciate i diamanti, le perle e i rubini che, qual cascata sfavillante, facevano nel ricadere il rumore della grandine sui vetri.”  

(Il Conte di Montecristo – A. Dumas)

Purtroppo il tesoro della Famiglia Spada è stato usato da Edmond Dantes per la sua vendetta, mentre il leggendario tesoro di San Mamiliano, malgrado tutte le ricerche a partire dal Cinquecento, non è mai stato ritrovato, però l’isola di Montecristo è, comunque, piena di tesori naturali che pochi fortunati ogni anno hanno la possibilità di ammirare.

isola di montecristo
Isola di Montecristo | Allumeur, CC BY 3.0, via Wikimedia Commons

L’isola, riconosciuta Riserva Naturale Statale dal 1971 e Riserva Naturale Biogenetica dal 1988, fa parte del Parco Nazionale Arcipelago Toscano, della Riserva della Biosfera “Isole di Toscana” – UNESCO e del Santuario Internazionale per la protezione dei Mammiferi Marini Pelagos. Il suo territorio fa parte del Comune di Portoferraio ed è presidiata da personale del Reparto Carabinieri Biodiversità di Follonica (GR).

Montecristo ha una superficie di 10,4 kmq e dista dalla costa circa 34 miglia marine (circa 63 km). L’accesso all’isola non è libero, anzi è severamente regolamentato. La balneazione è vietata come pure la raccolta di specie vegetali, animali o di campioni di rocce.

Sono consentite solo visite guidate e l’accesso è vietato agli animali da compagnia e ai minori di 12 anni. Per il 2024 sono previste 23 giornate di visita per un totale di 1725 persone. Le prenotazioni sono aperte da un paio di giorni e si effettuano sul sito Visitare Montecristo. Attualmente sono disponibili solo le 21 partenze da Piombino, perché le due partenze da Porto S. Stefano sono già complete.

Tutte le visite sono programmate tra il 1 maggio e il 31 ottobre ma sono sospese dal 16 aprile al 14 maggio per tutelare la migrazione dell’avifauna. La quota di partecipazione è di 130€ a persona.

Sull’isola ogni gruppo sarà formato da 12 persone ed accompagnato da una guida. Vista la natura dell’isola, ci sono diverse accortezze da seguire a partire dall’abbigliamento, che deve essere consono ad un trekking in montagna, in particolare sono obbligatorie scarpe da trekking (le guide possono non far partecipare all’escursione chi non abbia abbigliamento e scarpe adatte). Nell’isola non ci sono posti di ristoro quindi ogni partecipante deve portarsi il cibo e soprattutto abbondante acqua.

Esistono tre percorsi di visita organizzati uno facile (1km, 40m di dislivello, 2 ore), uno medio (2km, 230m di dislivello, 2 ore) ed uno difficile (3,6km, 460m di dislivello, 3,5 ore)

Altri consigli per una migliore partecipazione li trovate sul sito Visitare Montecristo.

L’accesso all’isola è possibile anche con un natante od una imbarcazione da diporto (lunghezza massima 16 m). In questo caso è necessario chiedere una autorizzazione al Reparto Carabinieri Biodiversità di Follonica . L’autorizzazione all’accesso consente la discesa a terra e la visita delle sole pertinenze di Cala Maestra e del museo sotto la supervisione dei Carabinieri Forestali.

Il costo è di 100€ per i natanti da diporto sotto i 10m di lunghezza e di 500€ per le imbarcazioni superiori ai 10 m di lunghezza.
Inoltre è previsto un costo di 25€ per persona (numero massimo di persone ammesse 15).

 

Ultimo aggiornamento: 30 Gennaio 2024 by

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Author: Redazione

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