Buone notizie per chi viaggia in economia. Il 30 agosto aprirà nel centro di Londra il primo di una serie di alberghi no-frills che, come da definizione coniata nel mondo delle compagnie aeree, privilegiano il prezzo e sacrificano tutto ciò che non è strettamente indispensabile.
A lanciare l’idea, che probabilmente aprirà un nuovo mercato, è stata la catena alberghiera malese Tune, che guarda caso ha tra i proprietari l’amministratore delegato di Air Asia, la principale compagnia aerea low cost della Malaysia.
Una notte nell’albergo no frills costerà in media 35 sterline, ma si potranno trovare offerte anche a 2 sterline a notte; a questo prezzo si può soggiornare in pieno centro, in una camera con bagno e doccia, condizionatore o riscaldamento e naturalmente con un letto provvisto di lenzuola pulite.
Tutto il resto si paga come extra. Volete gli asciugamani? O ve li portate da casa oppure li pagate 1 sterlina l’uno; se avete bisogno del phon, vi costerà 2 sterline. Lasciare i valori in cassaforte si paga 2 sterline, mentre il deposito bagagli costerà 1 sterlina. L’extra più caro è la pulizia della camera; se proprio non riuscite a rinunciarvi, mettete in conto 7,5 sterline in più.
“E’ una questione di scelta”, fanno sapere dalla compagnia “I consumatori possono decidere come meglio credono. Miriamo comunque a fornire il cliente di un buon servizio. Se la gente desidera soggiornare in un albergo a cinque stelle, ce ne sono già tanti a Londra. Ma se è più interessata al prezzo, allora noi ci aspettiamo un grande successo”.
Che cosa ne pensano gli esperti del settore? “35 sterline a notte è un argomento convincente”, secondo l’editor della Lonely Planet “Ritengo sia soltanto l’inizio, una minaccia e insieme un modello per gli albergatori, e ora che la strada è aperta molti seguiranno l’esempio, soprattutto nelle grandi catene”. Ma, aggiunge, non è una vera e propria rivoluzione; sono già in molti quelli che prenotano una stanza senza fronzoli, per esempio attraverso Travelodge.
Il primo albergo no frill aprirà a Westminster Bridge Road; se l’iniziativa avrà successo, la compagnia ha annunciato l’inaugurazione entro il 2017 di altri 15 hotel nel centro di Londra e di un centinaio di strutture in tutto il mondo.
Dall’Italia i commenti sono scettici; qui non attecchisce questo genere di mercato. La formula dell’hotel low cost, in cui tutto è automatizzato e si fa a meno della reception, tanto diffusa in Francia e in altri paesi europei, qui da noi non ha avuto successo. Il problema è che non viene nemmeno proposta.
Ultimo aggiornamento: 5 Giugno 2023 by
love it…magari anche italia si svegliasse e facesse il turismo per tutti non solo per elite immaginaria….