Se a bordo della tua imbarcazione disponi di una radio VHF moderna, avrai sicuramente notato un pulsante rosso con la scritta “Distress“. Spesso viene consigliato di non premerlo mai, come se fosse un comando pericoloso. In realtà, questo pulsante rappresenta uno strumento fondamentale: si chiama DSC (Digital Selective Calling) ed è progettato per inviare rapidamente, con precisione e in modo automatico una richiesta di soccorso in situazioni di emergenza.

Vediamo insieme cos’è, come funziona e cosa serve per usarlo.
Il sistema DSC consente alla radio VHF di trasmettere messaggi automatici che possono riguardare soccorsi, urgenze, sicurezza o comunicazioni di routine. Premendo il tasto Distress, la radio invia automaticamente:
● Il numero MMSI, un codice unico che identifica la tua imbarcazione;
● La posizione GPS, qualora la radio sia collegata a un dispositivo GPS;
● Il tipo di emergenza in corso;
● L’orario esatto della richiesta.
Tutte queste informazioni vengono trasmesse in pochi secondi senza bisogno di comunicare verbalmente e utilizzando il canale 70, riservato esclusivamente alle chiamate digitali di emergenza.
Rispetto alla tradizionale chiamata vocale sul canale 16, il DSC presenta numerosi vantaggi. Il messaggio viene inviato immediatamente e senza possibilità di errori dovuti allo stress del momento o all’eventuale barriera linguistica. Inoltre, il segnale viene ripetuto, ogni quattro minuti, fino a quando non si riceve una risposta. Infine, se l’apparato è collegato al GPS, anche la posizione precisa dell’imbarcazione è trasmessa automaticamente agli enti preposti al soccorso.
Naturalmente, quando si stabilisce un collegamento con una stazione costiera o con un’altra unità in navigazione in grado di prestare soccorso, le comunicazioni successive avvengono in forma vocale per specificare con maggiore precisione l’emergenza. Tuttavia, il sistema DSC è già in grado di trasmettere il tipo di emergenza tra alcune categorie predefinite, come incendio, collisione, incaglio, uomo in mare e persino attacco da parte di pirati.
L’identificazione dell’unità che richiede soccorso è univoca grazie al numero Maritime Mobile Service Identity (MMSI), un codice unico assegnato a ogni imbarcazione e che deve essere inserito nell’apparato radio.
Può essere interessante sapere che il sistema DSC non è limitato solo alle comunicazioni VHF, ma viene utilizzato anche nei sistemi a media frequenza (MF) e ad alta frequenza (HF), sebbene questi ultimi siano meno comuni sulle normali imbarcazioni da diporto.
Come abbiamo già accennato. il DSC può essere impiegato non soltanto per chiamate di emergenza (cioè il mayday), ma anche per situazioni di urgenza (pan pan) e sicurezza (securitè). Inoltre, esiste la possibilità di effettuare chiamate selettive dirette tramite MMSI verso una stazione costiera o un’altra imbarcazione; tuttavia, questa funzione non è disponibile nelle radio VHF di classe D, comunemente usate dai diportisti.
Ovviamente bisogna prestare molta attenzione a non inviare messaggi di soccorso per errore. Per diminuire la possibilità che questo avvenga, il tasto rosso DSC è protetto da una copertura di sicurezza e il messaggio viene trasmesso solo dopo che il tasto sia stato premuto per almeno 5 secondi.
Nel caso in cui, nonostante queste precauzioni, venga inviato un messaggio errato, è indispensabile annullarlo immediatamente per evitare l’attivazione dell’intera procedura di soccorso prevista dal Global Maritime Distress Safety System (GMDSS).
Per poter utilizzare il sistema DSC non basta possedere il Certificato limitato di radiotelefonista; è necessario superare un esame specifico per ottenere il certificato SRC (Short Range Certificate). Questo certificato viene rilasciato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (ex Ministero dello Sviluppo Economico) e, attualmente, l’unica sede d’esame disponibile è a Roma.
Fortunatamente, grazie alla normativa europea, sono validi anche i certificati rilasciati da enti degli altri Paesi membri. Ad esempio, il certificato SRC inglese può essere rilasciato in qualsiasi luogo e molte scuole nautiche italiane si sono, quindi, accreditate presso la Royal Yachting Association (RYA) per offrire questo servizio. Di solito, è necessario seguire un corso in presenza o online e sostenere l’esame finale, con costi che variano tra i 250€ e i 350€.
In conclusione possiamo dire che il DSC è uno strumento fondamentale per la sicurezza in mare. Attraverso una semplice pressione del tasto rosso, è possibile inviare rapidamente e con affidabilità una richiesta di soccorso. Inoltre, da diversi anni, quasi tutti gli apparati VHF fissi e molti modelli portatili sono equipaggiati con questo tasto. Pertanto, nonostante le difficoltà burocratiche italiane nel conseguire l’abilitazione, è consigliabile investire un po’ di tempo e di denaro nel certificato SRC, poiché potrebbe rivelarsi determinante in situazioni di emergenza.
Ultimo aggiornamento: 9 Luglio 2025 by Redazione