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Le nuove patenti nautiche

Con la recente pubblicazione dell’ultimo regolamento relativo alla nautica da diporto, sono state apportate modifiche significative alle diverse abilitazioni necessarie per la conduzione di mezzi nautici. In questo articolo ci proponiamo di riassumere tutte le informazioni, sia recenti che precedenti.

carta nautica compasso bussola
Foto di Marco Rückauer da Pixabay

Le categorie già presenti:

Patenti di categoria A
Le patenti di categoria A conferiscono l’autorizzazione al comando e alla conduzione di unità da diporto a motore, a vela o a propulsione mista con una lunghezza inferiore ai 24 metri per la navigazione:
a) entro dodici miglia dalla costa;
b) senza alcun limite dalla costa.
Su richiesta, è possibile ottenere le patenti di categoria A anche esclusivamente per il comando e la conduzione di unità a motore.
Requisiti d’età: superiore ai 18 anni. Condizioni di salute e fisiche: buone.

Si precisa che affinché un’unità sia considerata a motore, il rapporto tra la massima superficie velica e la potenza in cavalli vapore (CV) del motore deve risultare inferiore a 1. Ad esempio, una barca con 40 m² di superficie velica deve essere qualificata come unità a motore se dotata di un motore con potenza superiore a 40 CV.

Patenti di categoria B
Queste patenti abilitano al comando delle navi da diporto, ovvero delle unità da diporto con lunghezza superiore ai 24 metri. Naturalmente, rientrano in questa abilitazione anche le unità previste per la Categoria A.
Requisiti: Possesso della Patente A da almeno tre anni, età superiore ai 21 anni e buone condizioni fisiche.

Patenti di Categoria C
Le patenti di categoria C sono conferite a soggetti affetti da specifiche patologie e autorizzano la conduzione di unità da diporto con gli stessi vincoli previsti per la categoria A, a condizione che sia presente a bordo una persona maggiorenne in grado di eseguire le mansioni manuali e che l’unità sia dotata di un dispositivo d’emergenza capace di disattivare il pilota automatico e arrestare i motori.
Limiti: 18 anni, soggetti affetti da gravi infermità.

Di seguito sono riportate le nuove categorie introdotte dal regolamento:

Patenti di Categoria D

D1: per il comando e la gestione di unità da diporto, nonché di moto d’acqua;
Limiti: lunghezza massima dell’unità 12 metri, potenza massima del motore 115,6 CV, 16 anni di età (solo fino a 10 m di lunghezza) oppure 18 anni, navigazione consentita solo durante il giorno, massimo sei miglia dalla costa (1 miglio per le moto d’acqua), buone condizioni fisiche.

D2: simile alla categoria A ma destinata a coloro che non soddisfano i requisiti fisici per conseguire le patenti nautiche delle categorie A, B o D1. In presenza delle condizioni adeguate, la patente può essere rilasciata ma con una o più limitazioni tra cui:

  • presenza obbligatoria di assistenti capaci di compensare eventuali deficit uditivi;
  • navigazione limitata al solo periodo diurno o in condizioni meteorologiche favorevoli;
  • restrizioni relative a determinate tipologie di unità da diporto, alla potenza dei motori o alla distanza dalla costa;
  • utilizzo obbligatorio di dispositivi specifici da installare a bordo;
  • durata della validità della patente nautica ridotta;
  • altre limitazioni ritenute necessarie.

Per la categoria D1, sono state modificate le modalità per conseguire l’abilitazione; infatti, non sarà più necessario passare attraverso la Capitaneria di Porto o gli Uffici della Motorizzazione. L’abilitazione si otterrà dopo aver frequentato un corso formativo che include esercitazioni pratiche di navigazione a motore e il superamento di una prova di idoneità a quiz, il tutto organizzato direttamente dalle scuole nautiche.

È importante sottolineare che rimane valida la possibilità di comandare un’unità da diporto senza possedere alcuna patente nautica: è sufficiente navigare entro le 6 miglia dalla costa con un’unità dotata di un motore con potenza inferiore ai 40,8 CV.

Queste rappresentano le ultime novità riguardanti le patenti nautiche.
Si tratta di cambiamenti utili? Contribuiranno a migliorare la sicurezza in mare? Potranno rendere più responsabili coloro che si metteranno al timone di una barca?

Lasciamo a voi lettori la risposta a queste domande!

 

 

Ultimo aggiornamento: 26 Settembre 2024 by Redazione

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Author: Redazione

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