Novanta anni, ma non li dimostra. Il 30 maggio 1934, un gruppo di medici, guidati dal dottor Guido Guida, prese la decisione di istituire un centro per fornire assistenza sanitaria via radio agli equipaggi delle navi in navigazione. L’iniziativa ricevette un notevole impulso grazie alla nomina di Guglielmo Marconi come primo presidente del centro, suscitando entusiasmo e una generosa disponibilità da parte di molti medici che si offrirono di collaborare senza alcun compenso. Si stabilì che l’assistenza sarebbe stata gratuita per tutti. L’idea si materializzò l’anno successivo con l’avvio del servizio a Roma, il 1° marzo 1935, dando vita al “Centro Internazionale di Radio Comunicazioni Mediche”, con l’obiettivo di offrire consulenze sanitarie via radio a marinai di ogni nazionalità in navigazione su tutti i mari del mondo.
La prima richiesta d’assistenza avvenne il 7 aprile, quando il piroscafo Perla, in navigazione al largo delle coste del Senegal, inviò un marconigramma (le comunicazioni erano effettuate in codice Morse) ricevuto alle 20:15; dopo venti minuti il centro fornì tutte le istruzioni necessarie che portarono alla guarigione del paziente. Da quel momento, le richieste sono aumentate costantemente e il centro, oggi noto come Centro Internazionale Radio Medico, ha sempre risposto prontamente ed è diventato un punto di riferimento riconosciuto a livello mondiale per l’eccellenza nei servizi offerti. Infatti anche se oggi esistono altri centri simili in giro per il mondo, il CIRM resta il più famoso e quello con il maggior numero di pazienti assistiti.
Per celebrare i 90 anni è stato organizzato un evento il 7 aprile 2025 ( 90 anni dopo la prima richiesta di assistenza) presso la sede del CIRM a Roma dalle 10:30 alle 12:30 con la simulazione di una richiesta di assistenza e la proiezione di un documentario su Guglielmo Marconi.
Attualmente, nella palazzina del quartiere EUR di Roma operano circa venti persone a tempo pieno, poiché l’aumento delle richieste di assistenza ha reso impossibile continuare solo con il volontariato. I marconigrammi sono stati sostituiti da comunicazioni vocali, telex, posta elettronica, telefoni cellulari e satellitari. L’assistenza è stata ampliata non solo alle navi, ma anche agli aerei e in situazioni particolari a zone costiere e isole. Nel 1951, il CIRM è stato riconosciuto come Ente Morale per i suoi meriti. Negli ultimi anni, le chiamate di soccorso hanno registrato un incremento medio del 10%. I casi assistiti nei 90 anni di attività sono stati quasi 140.000 e nel solo 2024, il CIRM ha risposto ad oltre 7.000 richieste di assistenza.
Ma come vengono finanziate tutte queste attività? Questo rappresenta una problematica significativa per il CIRM da sempre. In molti paesi, sono i contributi dei privati che utilizzano il servizio di assistenza telemedica marittima che sostengono gran parte della spesa dei centri nazionali, purtroppo tale senso civico non è molto diffuso in Italia. Oltre a un contributo statale, circa 500.000€, che copre il 50-60% delle spese, il CIRM può fare affidamento solo sulle entrate derivanti dal 5×1000 e su quelle generate dalla sua società di servizi che offre consulenze sulla salute in mare e sulle relative pratiche burocratiche e tecniche.
Tuttavia, tutti noi possiamo contribuire con una donazione, in particolare se possediamo una barca da diporto o se abbiamo una passione per la navigazione in mare.
Ricordiamo che il servizio di assistenza viene offerto anche alle imbarcazioni da diporto e sarebbe opportuno tenere tra le carte di bordo il modulo con le notizie di base che servono ai medici per poterci aiutare.
In caso di necessotà il CIRM si può contattare:
Telefono: +39 0659290263 Cellulare: +39 3297232798
Email: telesoccorso@cirm.it ; medico@cirm.it ; telesoccorsotmas@cirm.it
oppure attraverso le stazioni radio costiere italiane indicando nella richiesta la sigla MEDRAD o DH-MEDICO.
