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L’anima celtica del nord della Spagna

La chiamano Spagna Verde: siamo nel nord della penisola iberica, in quel territorio formato da Galizia, Asturie, Cantabria e Paesi Baschi, regioni che seducono l’anima. Lontane anni luce dalla folla chiassosa della Costa del Sol, le lunghe spiagge della Spagna settentrionale, battute dalle possenti onde dell’Atlantico, si prestano al surf, alle passeggiate e al relax sotto un sole mai troppo cocente, un po’ meno ai bagni in mare. L’acqua è freddina, ma con un po’ di coraggio si può anche affrontare.

Andando da est verso ovest, Paesi Baschi, Cantabria, Asturie e Galizia formano una verdissima cerniera intrappolata tra il Golfo di Biscaglia e una catena di montagne con picchi di 2.000 metri ed oltre.

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Foto di Carlos Wilde da Pixabay

La costa alta e frastagliata della Cantabria ricorda i paesaggi della Scozia, a volte uno scorcio di Cornovaglia: nell’aria limpida che sa di mare, bianchi fari sorvegliano dall’alto dei promontori le navi da carico che incrociano al largo e le spiagge che appaiono e scompaiono al ritmo delle maree.
Se la costa ha una spiccata vocazione marinara e vacanziera, l’entroterra è disegnato da vie poco battute, punteggiate di piccoli villaggi incastonati nelle valli; in queste regioni si trovano decine di grotte che conservano pitture rupestri risalenti a 20.000 anni fa. Famose quelle di Altamira, che si trovano ad una trentina di chilometri da Santander, definite la “Cappella Sistina dell’arte quaternaria” e dichiarate Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.

Le grotte di Altamira sono le più famose per le pitture parietali del Paleolitico superiore raffiguranti mammiferi selvatici e mani umane, ma chi vuole intraprendere un emozionante viaggio nella preistoria non avrà difficoltà a trovare tracce dei nostri antenati e delle loro incisioni tanto in Cantabria quanto nelle Asturie: da non perdere la Grotta di Tito Bustillo (Ribadesella) e le grotte di La Lluera a San Juan de Priorio (Oviedo), recentemente aperte al pubblico. La maggiore parte delle grotte è facilmente accessibile, sia in auto che con i mezzi pubblici che raggiungono i comuni dove si trovano i principali siti archeologici.

Dolmen, menhir e castra raccontano la storia di un popolo tuttora circondato da un’aura di leggenda: l’eredità lasciata dai celti, che in queste regioni stabilirono i loro primi insediamenti, è un’altra delle suggestive attrazioni nella Spagna settentrionale; alcuni insediamenti galiziani e asturiani si trovano nei pressi della costa in magnifica posizione sui picchi elevati, dall’alto dei quali si gode di vedute mozzafiato.

La gastronomia è l’ulteriore attrattiva di queste regioni: il mar cantabrico fornisce le materie prime per la preparazione di piatti di pesce e frutti di mare, che ottengono continui riconoscimenti internazionali. Assaporare la cucina gallega è un’esperienza che da sola meriterebbe una viaggio in questi luoghi; ma non dimenticate di visitare una sidreria, dove si può gustare la bevanda alcolica tradizionale, ottenuta dalla fermentazione delle mele. Il sidro si accompagna benissimo a un tagliere di formaggi locali e alle deliziose tortillas di uova e patate.

 

Informazioni COVID-19

Ingresso in Spagna

È consentito l’ingresso in Spagna da tutti i Paesi europei ed appartenenti allo spazio Schengen, senza obbligo di quarantena. Per chi proviene dalle aree considerate a rischio (Italia e altri Paesi UE inclusi) vige l’obbligo di presentare uno dei seguenti documenti: certificato di vaccinazione completa; test molecolare o antigenico negativo effettuato nelle 48 ore antecedenti l’ingresso nel Paese; certificato di guarigione dal coronavirus non antecedente i 180 giorni. Prima dell’ingresso in Spagna per via aerea o marittima è inoltre necessario compilare un formulario di salute pubblica (https://www.spth.gob.es/)

Rientro in Italia

Chi entra in territorio nazionale dopo aver soggiornato o transitato in Spagna e in altri Paesi UE nei 14 giorni antecedenti, di sottoporsi ad un test molecolare o antigenico nelle 48 ore antecedenti all’ingresso (esibendo il risultato negativo). In mancanza del test, è previsto l’isolamento fiduciario: si segnala, tuttavia, che le compagnie di trasporto potrebbero non garantire l’imbarco in assenza di test. Aver ricevuto una o due dosi del vaccino, almeno per il momento, non costituisce motivo di esonero. Dal 24 maggio 2021, per tutti gli ingressi in Italia, l’autodichiarazione cartacea è sostituita dal modulo digitale compilabile al seguente indirizzo: https://app.euplf.eu.

 

Fonte: Consolato generale d’Italia – Barcellona

Ultimo aggiornamento: 27 Giugno 2021 by

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Author: Redazione